LAVARONE right

a Lavarone

Gita di una giornata di fine agosto, per un anniversario, il terzo, da festeggiare 

Partendo da Trento direzione Villazzano, dopo una mezzoretta siamo a VigoloVattaro un paesino di 650 metri e dirigiamo verso Pian dei Pradi. Quì faccio una piccolissima sosta per fotografare la Vigolana, questa volta dal di dietro, perchè da Trento, andando a prendere l'autostrada, l'ho sempre vista dal davanti. E' una montagna che adesso non ha neve, ma ne è ricoperta per buona parte dell'anno e c' è un detto quì in trentino che dice: " Finchè ghe nef su la vigolana no stà  cavarte la maja de lana ". Arriviamo a Carbonare, salendo su una strada tortuosa e panoramica fino a 1200 metri. Davanti a noi si intravede Lavarone-Chiesa e quì è d'obbligo una sosta più lunga per visitare il lago omonimo. Si scende giù fin sulla sponda in macchina, le spiaggette di ghiaia bianchissima sono piene di persone che prendono il sole. Fotografie di rito e sosta al bar del ristorante sul lago per una bella birretta fresca e si riparte alla volta di Forte Belvedere ( Werk Gschwent ). La fortezza è stata realizzata dal Genio militare Austro-Ungarico sotto la direzione del tenente Rudolf Schneider nel quadriennio 1908-12, aveva il compito di difendere Trento in un particolare settore sensibile agli attacchi italiani. Collaudato per resistere a pesanti bombardamenti, con strutture corazzate in acciaio e calcestruzzo e centinaia di metri di gallerie nella roccia, rappresentava una delle massime espressioni della tecnica militare dell'epoca. Di proprietà del Comune di Lavarone, che recentemente ha provveduto ad un accurato restauro e allestimento di percorsi tematici, oggi la fortezza si presenta al visitatore quale museo degli eventi più drammatici della Grande Guerra del 1915-18. La fortezza è testimonianza unica ed irripetibile di un conflitto che sconvolse l'Europa. C'è un museo da visitare e diversamente dagli altri, Forte Belvedere non è un  edificio neutro che ospita dei contenuti, quanto piuttosto un museo di se stesso. Si tratta di una struttura che con la sua grandiosa mole si mostra quale testimonianza di una storia ed in cui il sapiente allestimento museale è strumento di valorizzazione di eventi già energicamente evocati dal luogo. L'approccio è quello divulgativo, di facile comprensione e rivolto ai tanti visitatori che come noi, arrivano al Forte per conoscere la storia.



 
                                                    

 

 
  

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Antonio@Enio